Nell’ epoca di Carlo Magno fu creata la figura del Conte Palatino, titolo che individuava gli alti ufficiali di Corte, i collaboratori del re Franco e dopo dell’Imperatore del Sacro Romano Impero poi.
Questo titolo di corte configurava una certa amicizia e legame con il Sovrano .I Conti Palatino si dividevano di tre tipi, tutti nominati direttamente dal sovrano:
1. Pro tempore se erano incaricati a determinati compiti di Corte,
2. A vita,
3. In perpetuum, erano i grandi Palatino, essi avevano il titolo trasmissibile ai propri discendenti all’infinito.
Questo titolo dapprima fu onorifico dovuto all’atmosfera di Corte, in seguito nel XIII secolo assunse una figura particolare a cui il Sovrano delega a alcuni poteri di competenza imperiale o reale. I
Il Conte Palatino poteva nominare pubblici funzionari, giurisperiti, dignitari ecclesiastici, creare notai, conferire laurea dottorale (al di fuori Delle Università), concedere armi armi gentilizie, legittimare bastardi, esperire certi gradi di giurisdizione, nominare tutori, autorizzare la vendita di beni minorili, confermare i testamenti, emancipate minorenni, autorizzare le adozioni
I Conti Palatini ereditari potevano conferire la dignità o la nobiltà del Sacro Romano Impero ossia investire cavalieri, baroni, ed eccezionalmente Conti.
Questo titolo sopravvisse fino al XIX secolo, in seguito fu abolito prima con lo statuto Albertino e prima ancora dall’Imperatrice Maria Teresa. Questo titolo fu usato anche dai Papi, aveva una funzione diretta il Papà dava incarichi specifici al Conte Palatino esempio come la gestione, per esempio del Palazzo del Laterano.